Carta sullo sfondo Star Pennsylvania New Flower s.p.a.
La ditta Fabbri mi ha inviato i seguenti prodotti:
- Sciroppo alla menta
- Amarene
- Preparato per gelato Fiordilatte
- Topping al cioccolato fondente
- Topping alo sciroppo d'acero
Come potete vedere nelle foto, tutti i prodotti adatti ai celiaci hanno la scritta gluten free/senza glutine!
Gennaro Fabbri regalò il
primo vaso bianco e blu della storia dell'azienda bolognese alla moglie
Rachele, come segno d'amore per avere ideato una ricetta a base di amarene. Il
fondatore dell'azienda bolognese non sapeva che con quel dolce gesto stava regalando
a tutto il mondo la gioia di assaporare un gusto unico e inconfondibile
per molte generazioni.
Nel 1905 Gennaro Fabbri
rileva una vecchia drogheria con tinaia a Portomaggiore, in provincia di
Ferrara, e avvia la produzione di liquori. Apre così i battenti la ”Premiata
Distilleria Liquori G. Fabbri”, oggi “Fabbri 1905”.
Gennaro nasce nel ferrarese in una gelida giornata del gennaio 1860 e deve il proprio nome non a discendenze partenopee, bensì al mese in cui è venuto alla luce. Da giovane fa molte esperienze di lavoro mettendosi presto in luce per intraprendenza , capacità e soprattutto idee. L’occasione per mettersi in proprio gli si presenta nel 1905, quando ha già 45 anni e due figli, Aldo e Romeo.
Si tratta di un piccola drogheria con annessa tinaia a Portomaggiore. L’esercizio è in svendita, ma Gennaro non ha abbastanza soldi: in aiuto gli viene il fratello maggiore, che lo finanzia con un prestito che riuscirà a restituire in poco tempo.
Gennaro trasforma l’ex drogheria nella sede di produzione e vendita di liquori, cui dà nomi evocativi in linea coi tempi, Primo Maggio e Amaro Carducci (premio Nobel nel 1906). Sin da subito sull’edificio inalbera l’insegna “Premiata Distilleria Liquori G. Fabbri”. Questo è solo l’inizio di un’avventura imprenditoriale che crescerà al di là delle più ottimistiche aspettative e che varcherà le soglie del terzo millennio.
Gennaro nasce nel ferrarese in una gelida giornata del gennaio 1860 e deve il proprio nome non a discendenze partenopee, bensì al mese in cui è venuto alla luce. Da giovane fa molte esperienze di lavoro mettendosi presto in luce per intraprendenza , capacità e soprattutto idee. L’occasione per mettersi in proprio gli si presenta nel 1905, quando ha già 45 anni e due figli, Aldo e Romeo.
Si tratta di un piccola drogheria con annessa tinaia a Portomaggiore. L’esercizio è in svendita, ma Gennaro non ha abbastanza soldi: in aiuto gli viene il fratello maggiore, che lo finanzia con un prestito che riuscirà a restituire in poco tempo.
Gennaro trasforma l’ex drogheria nella sede di produzione e vendita di liquori, cui dà nomi evocativi in linea coi tempi, Primo Maggio e Amaro Carducci (premio Nobel nel 1906). Sin da subito sull’edificio inalbera l’insegna “Premiata Distilleria Liquori G. Fabbri”. Questo è solo l’inizio di un’avventura imprenditoriale che crescerà al di là delle più ottimistiche aspettative e che varcherà le soglie del terzo millennio.
All’inizio del XX secolo
Bologna vive un periodo di grande fermento e di ripresa industriale, anche la
Premiata Distilleria cresce e miete
successi. È il momento di allargare il mercato e di attuare la promozione
diretta dei prodotti.
Sempre più ciminiere
svettano nel cielo di Bologna, con un’espansione delle aziende pressoché
di ogni settore. Anche il Virov, terzo liquore lanciato dalla
Premiata Distilleria, incontra il favore dei consumatori. Deve il suo successo
soprattutto a una strategia promozionale inedita: l’offerta di un
dono di contorno agli acquirenti. È poi la volta di Gran Senior Fabbri,
cognac invecchiato in botti di rovere della Slovenia destinato a diventare
celebre dopo la guerra.
Il successo impone al fondatore di ampliare l’area di vendita oltre i confini regionali. Di qui la scelta di coinvolgere maggiormente nell’attività i figli Aldo e Romeo, che ne divengono i rappresentanti. Gennaro acquista due costose autovetture, un’Isotta Fraschini (auto delle dive) e una Itala (vettura del raid Parigi-Pechino). Al volante mette i due figli, che partono per l’Italia a reperire nuovi agenti e a fare promozione diretta.
Di successo in successo, la ex-drogheria richiede più spazio: nel 1914 la sede viene trasferita a Borgo Panigale, a quei tempi sito suburbano e oggi parte integrante della città di Bologna, tuttora sede del quartier generale dell’azienda. Un decennio più tardi vengono annessi i capannoni adiacenti e trasferita anche la produzione.
Il successo impone al fondatore di ampliare l’area di vendita oltre i confini regionali. Di qui la scelta di coinvolgere maggiormente nell’attività i figli Aldo e Romeo, che ne divengono i rappresentanti. Gennaro acquista due costose autovetture, un’Isotta Fraschini (auto delle dive) e una Itala (vettura del raid Parigi-Pechino). Al volante mette i due figli, che partono per l’Italia a reperire nuovi agenti e a fare promozione diretta.
Di successo in successo, la ex-drogheria richiede più spazio: nel 1914 la sede viene trasferita a Borgo Panigale, a quei tempi sito suburbano e oggi parte integrante della città di Bologna, tuttora sede del quartier generale dell’azienda. Un decennio più tardi vengono annessi i capannoni adiacenti e trasferita anche la produzione.
A partire dagli anni 20
inizia la produzione degli sciroppi, alcolici e non alcolici. Nello stesso
periodo fa il suo esordio il prodotto più famoso della Fabbri: la “Marena con
frutto”, ispirato da una ricetta della moglie di Gennaro Fabbri.
Aperto lo stabilimento di
Bologna, si concretizza l’idea degli sciroppi e i primi sono quelli
di menta e di granatina. È poi la volta della celebre amarena, la cui
lavorazione trae spunto da una ricetta ideata da Rachele Buriani, moglie del
titolare. Il prodotto, inizialmente venduto in damigiane, porterà notorietà e
fortuna a Fabbri grazie al suo inconfondibilevaso in ceramica con decori
bianchi e blu. Il primo esemplare viene commissionato da Gennaro al ceramista
Gatti di Faenza come affettuoso dono per la moglie, per ringraziarla
dell’invenzione di quel nuovo prodotto.
Gli anni 30 segnano la nascita della ciliegia al liquore e l’ampliamento della gamma con le confetture, unica produzione consentita durante il difficile periodo bellico.
I figli Romeo e Aldo partecipano sempre più attivamente allo sviluppo dell’azienda finché, nel 1933, ne viene cambiato il nome in “Ditta G. Fabbri di Aldo e Romeo Fabbri”. Poco prima di morire, Gennaro acquista il Bar Centrale, che i figli trasformano in elegante locale dove degustare e acquistare i prodotti Fabbri. Prerogativa unica per quei tempi, il locale rimane aperto 24 ore su 24 e diventa così luogo d’incontro della gioventù cittadina e dell’alta borghesia.
Gli anni 30 segnano la nascita della ciliegia al liquore e l’ampliamento della gamma con le confetture, unica produzione consentita durante il difficile periodo bellico.
I figli Romeo e Aldo partecipano sempre più attivamente allo sviluppo dell’azienda finché, nel 1933, ne viene cambiato il nome in “Ditta G. Fabbri di Aldo e Romeo Fabbri”. Poco prima di morire, Gennaro acquista il Bar Centrale, che i figli trasformano in elegante locale dove degustare e acquistare i prodotti Fabbri. Prerogativa unica per quei tempi, il locale rimane aperto 24 ore su 24 e diventa così luogo d’incontro della gioventù cittadina e dell’alta borghesia.
Negli anni del dopo guerra
e della ripresa economica il lancio di un nuovo prodotto permette alla Fabbri
di mettere a segno un ulteriore clamoroso successo: i “cremolati”, ossia gli
ingredienti composti per gelato, paste complete di frutta e creme che, con
l’aggiunta di acqua o latte, si trasformano in gelato. Una nicchia di mercato
di cui l’azienda è tuttora leader indiscusso.
Gli anni della guerra e del
dopoguerra sono difficili per la
Fabbri come per il resto del Paese, ma
dopo i bombardamenti e tutte le inevitabili conseguenze del conflitto, la
produzione riprende a pieno ritmo. Fabio e Giorgio, nipoti del
fondatore, assumono un ruolo di primo piano in azienda e nel 1947 trasformano
la ditta in società per azioni “G. Fabbri SpA”.
Continua la produzione di liquori, destinata a durare fino agli anni 70, e, naturalmente, quella dei prodotti tradizionali quali l’amarena e gli sciroppi di frutta.
Un’altra coraggiosa svolta dell’azienda, tale da lanciarla alla conquista del mercati internazionali, è la produzione deicremolati, i primi ingredienti composti per la gelateria artigianale. Il successo è clamoroso e si apre di fatto un nuovo mercato, quello del gelato made in Italy e delle gelaterie che lo producono nel mondo. Merita un cenno per l’originalità la strategia adottata per lanciare questi nuovi prodotti: nascono veri e propri laboratori-scuola itineranti, furgoni attrezzati per mostrare ai gelatieri e pasticceri come produrre un buon gelato artigianale usando i semilavorati, che girano l’Italia diffondendo l’immagine dell’azienda.
Continua la produzione di liquori, destinata a durare fino agli anni 70, e, naturalmente, quella dei prodotti tradizionali quali l’amarena e gli sciroppi di frutta.
Un’altra coraggiosa svolta dell’azienda, tale da lanciarla alla conquista del mercati internazionali, è la produzione deicremolati, i primi ingredienti composti per la gelateria artigianale. Il successo è clamoroso e si apre di fatto un nuovo mercato, quello del gelato made in Italy e delle gelaterie che lo producono nel mondo. Merita un cenno per l’originalità la strategia adottata per lanciare questi nuovi prodotti: nascono veri e propri laboratori-scuola itineranti, furgoni attrezzati per mostrare ai gelatieri e pasticceri come produrre un buon gelato artigianale usando i semilavorati, che girano l’Italia diffondendo l’immagine dell’azienda.
Gli anni 60 e 70 vedono il
consolidarsi del passaggio alla terza generazione: entusiasmo, passione e
voglia di essere in anticipo sui tempi continuano a caratterizzare il
management, cui si aggiunge il cugino Stefano. La produzione si trasferisce ad
Anzola Emilia, mentre il marchio Fabbri entra nelle case di milioni di italiani
con l’avvento della pubblicità.
Anche il trasferimento
nel nuovo e più grande stabilimento di Anzola Emilia - tutt’ora
attivo con i suoi 180 mila metri quadrati - si rivela una sfida: attingendo a
una diversa falda le amarene cambiano incredibilmente sapore. Ma anche questa difficoltà
viene brillantemente superata grazie agli investimenti in un impianto che
riporta l’acqua alle sue caratteristiche originarie. Lo stabilimento storico di
Borgo Panigale è mano a mano convertito a uffici e sede di rappresentanza.
L’azienda, interamente guidata dalla terza generazione (Fabio, Giorgio e Stefano), abbandona quasi completamente la pur diversificata produzione dei liquori a favore dei cremolati, la linea che darà col tempo le più grandi soddisfazioni sul piano internazionale.
Sempre un passo avanti, Fabbri non può che essere tra i primi protagonisti di Carosello (nel 1957). Con i suoi siparietti comici e “Salomone il pirata pacioccone” rimane ancora oggi nei ricordi di milioni di italiani. Anche dopo la chiusura di Carosello, Fabbri non abbandona il mezzo televisivo e continua ad affidare la propria immagine pubblicitaria a registi di prim’ordine.
L’azienda, interamente guidata dalla terza generazione (Fabio, Giorgio e Stefano), abbandona quasi completamente la pur diversificata produzione dei liquori a favore dei cremolati, la linea che darà col tempo le più grandi soddisfazioni sul piano internazionale.
Sempre un passo avanti, Fabbri non può che essere tra i primi protagonisti di Carosello (nel 1957). Con i suoi siparietti comici e “Salomone il pirata pacioccone” rimane ancora oggi nei ricordi di milioni di italiani. Anche dopo la chiusura di Carosello, Fabbri non abbandona il mezzo televisivo e continua ad affidare la propria immagine pubblicitaria a registi di prim’ordine.
Negli anni 80 e 90, mentre
si amplia la gamma dei prodotti destinati al consumo fuori casa, la strategia
nei confronti del mercato estero segue due direttive parallele: si cercano
aziende in grado di distribuire i prodotti e, ove indispensabile, s’investe
direttamente.
Con l’affermarsi del
marchio grazie alla comunicazione pubblicitaria, Fabbri continua la sua opera
di diversificazione della produzione: agli ingredienti composti per la
gelateria, all’amarena e agli sciroppi si aggiungono prodotti destinati al
consumo presso i bar e la ristorazione. Fabbri propone anche nuove
modalità di consumo, che permettono ai professionisti del settore di arricchire
la propria offerta e ampliare le opportunità di business. Nascono così i Mixybar e
iMixyFruit, concentrati di frutta per il bere miscelato, a cui
si aggiunge presto la linea di prodotti per l’aromatizzazione di
caffè, cioccolate, cappuccini e tè.
Non solo prodotti di qualità, ma anche formazione professionale: nel 1996 viene fondatala
Scuola Permanente Internazionale di
Gelateria e Pasticceria Artigianale, certificata UNI. Sulla scia del successo
della scuola, qualche anno dopo nasce Fabbri Master Class, il marchio che
identifica i centri di formazione presso le sedi estere e gli importatori di
tutto il mondo.
Il primo passo verso l’estero è rappresentato dai flussi migratori: sono i nostri connazionali a portare con orgoglio Fabbri nel mondo. Nella scelta dei partner per la distribuzione, Fabbri si accerta di avere a che fare con profondi conoscitori del mercato locale. Grazie a quest’apertura e quest’attenzione, Fabbri riesce oggi a produrre gli ingredienti fondamentali dei dolci tradizionali delle cucine etniche più svariate. Il sistema delle filiali estere, invece, ha una natura prettamente commerciale con l’eccezione dell’Argentina, divenuta anche realtà produttiva.
Nel 1999 la ditta si trasforma in “Fabbri 1905 SpA” per ricordare l’anno della fondazione.
Non solo prodotti di qualità, ma anche formazione professionale: nel 1996 viene fondata
Il primo passo verso l’estero è rappresentato dai flussi migratori: sono i nostri connazionali a portare con orgoglio Fabbri nel mondo. Nella scelta dei partner per la distribuzione, Fabbri si accerta di avere a che fare con profondi conoscitori del mercato locale. Grazie a quest’apertura e quest’attenzione, Fabbri riesce oggi a produrre gli ingredienti fondamentali dei dolci tradizionali delle cucine etniche più svariate. Il sistema delle filiali estere, invece, ha una natura prettamente commerciale con l’eccezione dell’Argentina, divenuta anche realtà produttiva.
Nel 1999 la ditta si trasforma in “Fabbri 1905 SpA” per ricordare l’anno della fondazione.
Fabbri 1905 oggi è gestita
dalla quarta generazione della famiglia Fabbri: quattro soci, tra fratelli e
cugini, alla guida di un’azienda di 250 dipendenti, che vanta circa 1200
referenze con 17 linee di prodotto e 23 linee di confezionamento. Una holding
familiare che distribuisce i prodotti in 100 nazioni.
Fabbri 1905 oggi è guidata
dai pronipoti del fondatore, Andrea, Nicola, Paolo e Umberto Fabbri. Forte
di un marchio sinonimo di qualità in tutto il mondo, la
Fabbri prosegue nel suo impegno nello
sviluppo di strategie sempre nuove. È attiva sul mercato sia con prodotti
tradizionali sia con nuove creazioni, e sempre pronta ad accettare nuove sfide.
Opera oggi su quattro mercati principali:
· prodotti destinati
al largo consumo, con l’amarena, gli sciroppi, i topping e la frutta al liquore;
· prodotti rivolti al
circuito ho.re.ca. con gli sciroppi professionali di frutta per cocktail, le
bibite e le granite;
· semilavorati per
pasticceria e gelateria, con una vasta gamma di decorazioni e farciture e preparati
specifici per l’alta pasticceria;
· semilavorati per le
industrie alimentari.
Il 2005 è stato l’anno
del Centenario, celebrato con eventi e iniziative, edizioni limitate di
opere celebrative come il Vaso del Centenario e la monografia “Cento Anni
Fabbri”, la partecipazione ad appuntamenti di grande prestigio come il Festival
del Cinema di Venezia.
Fabbri 1905, universalmente
nota per aver “inventato” l’amarena e gli sciroppi alla frutta, è impegnata ad
affermare ilmade in Italy dolciario nel mondo.
Una bellissima collaborazione.Complimenti.Un abbraccio
RispondiEliminaMmmmhhh quindi ora sono nella loro stessa regioneee...
RispondiEliminaStavo pensando ad un saccheggio!!
Ahahahahahaha!!
Cara Valentina, complimenti per la bellissima collaborazione!!!
RispondiEliminaUn bacione e buon fine settimana!!!
Rosy
Wow che splendore amica mia quante buone cose!!!! Complimenti e buon sabato!
RispondiEliminaDivina la tua nuova collaborazione!!
RispondiEliminaA presto
Complimenti, ottima collaborazione :)
RispondiEliminaProdotti molto validi!
RispondiEliminaGrazie mille a tutte!
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